Trascorsi i quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale (avvenuta il 12 agosto 2022) è ufficialmente in vigore la discussa legge sulla concorrenza, riforma chiave del Pnrr, ma solo alcune delle disposizioni in essa presenti sono già operative. Alcune, tra cui la controversa e travagliata riassegnazione delle concessioni balneari, attendono il decreto attuativo di cui si occuperà il nuovo governo.
Si prevede che il riordino del demanio marittimo necessiti di un’ulteriore norma da approvare entro la fine di gennaio 2023, rendendo di fatto complicato il rispetto dei termini del 31 dicembre 2022.
In attesa delle gare pubbliche e del Dlgs il Parlamento ha però deciso la norma “salva balneari” che prevede che gli attuali titolari delle concessioni mantengano il loro ruolo fino al termine del 2023. Per completare la riforma delle spiagge si dovrà attendere le elezioni del 25 settembre: sarà la nuova maggioranza a decretare i dettagli come le modalità delle gare pubbliche e il calcolo degli indennizzi per i titolari uscenti.
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