Dopo le polemiche sulla nuova Ministra del Turismo Daniela Santanchè, accusata di conflitto di interessi poiché socia del noto stabilimento balneare Twiga di Flavio Briatore a Forte dei Marmi, la premier la premier Giorgia Meloni ha sciolto le riserve sulle deleghe in materia di demanio marittimo. Saranno la stessa presidente del consiglio e il ministro del mare Nello Musumeci a decidere sulla riforma delle concessioni balneari.
Giorgia Meloni, in risposta a una lettera di Antonio Capacchione – presidente del Sib-Confcommercio – aveva affermato nei giorni scorsi: “Il nostro governo difenderà le imprese balneari italiane e le famiglie che lavorano nel settore. L’Italia non può permettere che le proprie coste e spiagge finiscano in mano chissà a chi, con il rischio di distruggere un tessuto economico sano e di mettere in pericolo anche l’integrità dell’ambiente“.
La Meloni sembra aver affidato, inoltre, il compito di iniziare a redigere il provvedimento attuativo sulla riforma del demanio marittimo – necessaria per disciplinare e avviare le gare pubbliche – a Gaetano Caputi, già capo di gabinetto dell’ex ministro del turismo Massimo Garavaglia e nei giorni scorsi nominato capo di gabinetto della presidenza del consiglio.
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